Madonna col Bambino detta Madonna di Pontassieve dipinto Beato Angelico 1435 tempera su tavola 172x179 cm L’opera, che con ogni probabilità costituiva lo scomparto centrale di un polittico perduto, proviene dalla propositura di San Michele Arcangelo a Pontassieve. Qui la vide il Regio Ispettore ai Monumenti Ferdinando Rondoni nel 1864 che ne attribuì la paternità all’Angelico. A causa delle precarie condizione conservative in cui versava, soprattutto nella parte inferiore della tavola dove si erano verificate vistose cadute di colore, nel 1924, il dipinto fu trasferito alla Galleria degli Uffizi e sottoposto ad un intervento di restauro che ne confermò l’attribuzione a Beato Angelico. Nel 2005 Laurence Kanter riuscì a identificare i tre nomi citati nella lacunosa iscrizione ai piedi della Vergine con Antonio di Luca, Piero di Niccolò e ser Piero di Betto da Filicaia, personaggi di spicco sulla scena politica ed economica della Firenze degli anni trenta del Quattrocento, nonché proprietari terrieri nella zona di Pontassieve e patroni della chiesa di San Michele Arcangelo. Il recente ritrovamento, proprio in occasione della mostra Beato Angelico a Pontassieve, da parte della studiosa Annamaria Bernacchioni, di un documento redatto da Luigi Passerini alla metà dell’Ottocento ha permesso di ricostruire per intero l’iscrizione, confermando la committenza dell’opera da parte dei Filicaia. Grazie allo stesso documento è stato possibile fissarne la data di esecuzione al 1435 ed accertare che il dipinto era stato realizzato proprio per l’altar maggiore della chiesa di San Michele Arcangelo.
cronologia degli spostamenti 1) ? Chiesa di San Michele, Pontassieve 2) ? Galleria degli Uffizi 3) 1940 Villa medicea di Poggio a Caiano, deposito 4) 1943 Villa Pian di Collina, Santomato 5) ? Museo degli Argenti 6) 1948 Museo di San Marco 7) 1955 Galleria degli Uffizi